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25 dicembre 2002
 
Girottolando nella Rete mi capita spesso di leggere analisi dicussioni dissertazioni su struttura natura funzione futuro dei blog. Mi interessano soprattutto come esercizi di intelligenza e dialettica: sappiamo benissimo che definire lo strumento weblog e prevederne l'evoluzione è impossibile. Provo a dire la mia.

A me i blog fanno lo stesso effetto di certe trasmissioni di RadioRai che mi accompagnano/vano durante la giornata. Programmi come "Il ruggito del coniglio", "Katerpillar", "Golem", "Alcatraz", che prevedono una grossa partecipazione da parte degli ascoltatori. Giorno per giorno si susseguono gli interventi di persone spiritose, intelligenti, autoironiche, consapevoli. Tante persone, per anni di trasmissioni. E uno si chiede da dove saltano fuori questi qua? dove si nascondono di solito? perché non li trovi comunemente per strada? perché non appaiono mai in tv?
Eppure sono accanto a me. Ne sfioro almeno uno al giorno, probabilisticamente parlando, senza riconoscerlo.
Però fa piacere sapere che ci sono.
Per i blog è lo stesso, con in più la possibilità di entrare in contatto con queste persone (dilettanti allo sbaraglio o professionisti della comunicazione), di scambiare, di incontrare.
Tutto qui.





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